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Anno cruciale per la Banca che in meno di dodici mesi porta a termine tre importanti fusioni.
Autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria di Banca di Parma Credito Cooperativo.
Dalla fusione tra Banca di Cavola e Sassuolo e Banca Reggiana nasce Banco Cooperativo Emiliano – Credito Cooperativo.
Fusione tra Emil Banca e Credibo Credito Cooperativo Bolognese.
Si costituisce ufficialmente il Comitato Promotore della Banca di Parma con l’obiettivo di creare la prima banca di credito cooperativo della città.
Incorporazione della Banca di Credito Cooperativo Banca di Modena in Emil Banca. La Sede Amministrativa e la Direzione Generale vengono trasferite da Argelato a Bologna, in via Mazzini.Incorporazione della Banca di Credito Cooperativo Banca di Modena in Emil Banca. La Sede Amministrativa e la Direzione Generale vengono trasferite da Argelato a Bologna, in via Mazzini.
Credibo Credito Cooperativo Bolognese e la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Minerbio con Triaro si fondono. Viene mantenuta la ragione sociale di Credibo.
Emil Banca Credito Cooperativo e Banca di Credito Cooperativo dell'Appennino Bolognese si fondono.
Dalla concentrazione tra la Banca di Credito Cooperativo di Guastalla e la Banca Bentivoglio di Gualtieri nasce Banca Reggiana.
Cassa Rurale di Argelato, Bologna e Sala Bolognese cambia nome e diventa Emil Banca Credito Cooperativo.
La Cassa Rurale e Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese e la Cassa Rurale e Artigiana di San Sisto si fondono e nasce Credibo - Credito Cooperativo Bolognese.
La Cassa Rurale e Artigiana di Sala Bolognese viene incorporata dalla Cassa Rurale di Argelato e Bologna. Entrambe danno vita alla Cassa Rurale di Argelato, Bologna e Sala Bolognese.
Fusione tra la Cassa Rurale e Artigiana di Argelato e Bentivoglio e la Cassa Rurale e Artigiana di Borgo Panigale, da cui nasce la Cassa Rurale di Argelato e Bologna.
La Cassa Rurale ed Artigiana di Vergato varia la denominazione in BCC di Vergato.
Nasce la Banca di Credito Cooperativo dell'Appennino Bolognese dalla fusione tra la Cassa Rurale e Artigiana di Monzuno e la Cassa Rurale e Artigiana di Loiano (ex Barbarolo).
Viene costituita la Cassa Rurale e Artigiana di Cavola di Toano.
Nasce la Cassa Rurale e Artigiana di Molinella e della Pianura Bolognese, dalla fusione tra Cassa Rurale e Artigiana di Molinella e la Cassa Rurale e Artigiana di Baricella.
La Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Calvenzano e Malfolle assume la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana di Vergato.
La Cassa Rurale di depositi e prestiti di Argelato e la Cassa Rurale e Artigiana di San Marino di Bentivoglio si fondono nella Cassa Rurale ed Artigiana di Argelato e Bentivoglio. Dalla fusione tra la Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta e la Cassa Rurale Artigiana di San Martino in Argine nasce la Cassa Rurale e Artigiana di Molinella.
Sorge la Cassa Rurale ed Artigiana di San Sisto dalla trasformazione della "Società del Centesimo", nata nel 1951 per finalità benefiche. Viene fondata la Cassa Rurale e Artigiana di San Marino di Bentivoglio.
Si costituisce la Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese, popoloso centro della pianura a nord di Bologna.
A Borgo Panigale, centro abitato della periferia bolognese, viene fondata la Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo Panigale.
È costituita presso la canonica parrocchiale la Cassa Rurale di Trasasso. I Soci devono essere iscritti nei registri parrocchiali di Trasasso o delle vicine comunità. Nel 1944, avendo i Soci deciso lo scioglimento, la Cassa confluisce in quella di Monzuno.
Viene fondata la Cassa Rurale Artigiana di San Martino in Argine, nata da un'iniziativa dell'Arciprete Don Didimo Tomesani e da 16 fondatori che versano un capitale pari a 32 lire.
Sorge la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Argelato. La quota sociale da versare al momento della sottoscrizione ammonta a una lira; al momento della costituzione della società il capitale ammonta a 17 lire, tante quanti erano i Soci fondatori.
Nasce la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Minerbio con Triaro, società cooperativa in nome collettivo costituita da 33 Soci che versano 33 lire di capitale sociale.
Presso la Parrocchia di Calvenzano si costituisce la Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Calvenzano e Malfolle.
Nasce la Cassa Rurale di Prestiti di San Giovanni Evangelista di Monzuno - Società cooperativa in nome collettivo; trova sistemazione nei locali della parrocchia fino all'acquisto di un nuovo stabile nel 1904. Nei locali della canonica abbaziale, viene costituita la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Barbarolo, trasferita nel 1958 nel capoluogo, attiva uno sportello permanente per la clientela.
Viene fondata la Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta, con 15 lire di capitale patrimoniale e la responsabilità illimitata dei Soci fondatori.
Si costituisce la Cassa Rurale dei Prestiti di Guastalla.