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Abbiamo a cuore la crescita culturale delle nostre comunità che favoriamo sostenendo le iniziative promosse da organizzazioni del territorio e realizzando progetti culturali a diversa vocazione.
Ci impegnamo a valorizzare la biodiversità del patrimonio storico, culturale, artistico, enogastronomico e naturalistico dei nostri territori incentivando la fruizione turistica anche dei luoghi meno noti.
Nei nostri spazi organizziamo diversi eventi culturali e allestiamo mostre d'arte, temporanee e permanenti, per avvicinare anche un pubblico che non frequenta musei.
Mettiamo inoltre a disposizione le nostre sale, in particolare ai nostri soci e alle organizzazioni con cui collaboriamo, per esporre delle opere e far conoscere il proprio talento, realizzare campagne di sensibilizzazione, presentare libri, fare proiezioni o incontri divulgativi.
Progetti di valorizzazione e sviluppo del territorio
GameTour. Scoprire l’Emilia è un gioco è un progetto on line originale, lanciato a settembre 2024, con cui vogliamo continuare a coinvolgere sempre più persone per portarle poi a scoprire le bellezze artistiche, ambientali, culturali custodite nascoste nei capoluoghi emiliani ma, soprattutto, nei piccoli comuni disseminati nelle provincie.
Si tratta di un game quiz digitale di carattere culturale, storico, enogastronomico e naturalistico che permetterà a tutti i partecipanti di imparare e mettersi alla prova, giocando con i territori via via protagonisti e di accumulare punti dispondendo alle domande incontrate muovendosi nella mappa dell'Emilia.
Esposizioni e strutture permanenti
Da fine 2022 abbiamo allestito nella nostra sede di Direzione Generale a Bologna una biblioteca con oltre 8000 documenti sulla città e sulla sua provincia, tra libri, riviste, giornali e opuscoli vari che offrono un quadro completo sulla bolognesità attraverso gli scritti dei suoi protagonisti.
Tra gli scaffali è possibile trovare sia collane sia pubblicazioni singole, libri antichi (stampati nel 1600) e più recenti, alcuni stampati con tirature limitate e ormai introvabili.
I volumi, collocati come nelle biblioteche pubbliche, toccano tutte e dieci le classi possibili della catalogazione Dewey, con prevalenza delle scienze sociali, dell’arte, della storia e della geografia del territorio.
La biblioteca è accessibile per la consultazione, libera e gratuita, dei volumi nei giorni e negli orari di apertura della Banca.
Accanto al comune di Gualtieri, siamo tra i soci fondatori della Fondazione Museo Antonio Ligabue, costituitasi nel 2014 con l’obiettivo di gestire e promuovere il Museo Antonio Ligabue e di valorizzare l’opera artistica del pittore.
Ligabue, gualtierese di adozione, costituisce un pezzo importante della storia e dell’identità della comunità di Gualtieri e, facendo leva sul valore simbolico del personaggio, la Fondazione vuole contribuire anche a promuovere lo sviluppo turistico del territorio.
Il Museo permanente vuole preservare la memoria di Ligabue e farne conoscere la storia e la figura attraverso la sua produzione che comprende 37 opere rappresentative di tutto il suo ciclo pittorico e delle diverse tecniche (oli, disegni, incisioni e sculture).
Nella sezione documentaria sono conservate alcune lettere della madre e la cartella2 clinica dei ricoveri nel Manicomio San Lazzaro.
Periodicamente vengono organizzate delle mostre con opere di Ligabue e documenti provenienti da collezioni private e da altri musei ed esposizioni dedicate ad artisti legati al suo mondo, ad artisti eminenti del territorio o di importanza riconosciuta in ambito nazionale e internazionale.
Abbiamo messo a disposizione della comunità un piccolo e prezioso spazio museale, unico nel suo genere, allestendo a Monzuno la Pinacoteca Nino Bertocchi - Lea Colliva; l'obiettivo di questa iniziativa è di far riscoprire ad un pubblico più vasto questi due pittori che, seppur messi in ombra dalla figura di Morandi, hanno in realtà influenzato enormemente il panorama artistico italiano del primo Novecento.
L'apertura della pinacoteca ha visto realizzarsi il desiderio di tutelare la memoria e diffondere il valore dei due artisti, tanto importanti quanto ingiustamente dimenticati, che Renata Colliva, moglie di Bertocchi e sorella di Lea, aveva espresso prima di morire.
L'allestimento di questo piccolo museo, realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Monzuno e la Fondazione Bertocchi Colliva di Bologna, riporta nel paese dell'Appennino Bolognese, luogo amato dai due artisti, una parte del patrimonio della Fondazione stessa.
Vi sono già esposte oltre 50 opere pittoriche di Nino Bertocchi, paesaggista legato alla tradizione ottocentesca, critico d'arte e insegnante all'Accademia di Belle Arti di Bologna, cui presto si aggiungeranno alcune importanti opere di Lea Colliva, anche lei docente presso l'Accademia ed artista che si è cimentata con vari generi, lasciandosi influenzare anche da correnti più moderne.
La Pinacoteca Bertocchi-Colliva si trova all'interno della palazzina che accoglie nostra filiale a Monzuno, in Piazza XXIV maggio 3/a; si può visitare gratuitamente negli stessi orari di apertura della filiale.
Contattando la filiale di Monzuno (051.6770538 - monzuno@emilbanca.it) è possibile organizzare visite guidate per gruppi e scuole.Presso la sede storica della Banca di Argelato, abbiamo messo a disposizione uno spazio permanente dedicato alla Quadreria del "Ritiro San Pellegrino" che ospita circa 140 opere d'arte tra tele, disegni e sculture, tutte databili tra il Cinquecento e l'Ottocento.
La storia della Quadreria è antica quanto la Fondazione “Ritiro San Pellegrino” ed affonda le sue radici nell’Ottocento, anno di fondazione del “Ritiro”a Bologna.
La nascita dell’Istituto “Ritiro e Scuola di San Pellegrino” risale al maggio 1840, su iniziativa del canonico bolognese don Camillo Breventani. Il fine di tale istituto era “di educare cristianamente, di istruire e di avviare nei lavori donneschi fanciulle di condizioni popolari, formandone buone operaie e buone domestiche” (dallo Statuto del 1858).
L’ente deriva il suo nome da un’antica Compagnia intitolata a San Pellegrino – figlio di re cattolico irlandese vissuto nel VII sec. – costituita nel 1518 con finalità benefiche di soccorso ai non abbienti, avente sede a Bologna nelle vicinanze della vecchia porta Sant’Isaia.
La storia secolare del Ritiro San Pellegrino è testimoniata dal patrimonio storico-artistico che ancora rimane di sua proprietà, costituito dalla Quadreria ora allestita e valorizzata presso la nostra sede di Argelato, che ha certamente il ‘primato artistico’ all’interno delle multiformi attività del Ritiro.
La collezione, non essendo ancora stata studiata in modo organico costituisce un unicum nel territorio ed ha una grande rilevanza per la presenza di opere anche appartenenti a scuole di diverse regioni, riflettendo quindi il panorama pittorico nazionale tra il Cinquecento e l’Ottocento.
Con questa iniziativa rendiamo fruibile alla comunità un patrimonio artistico che, altrimenti, non avrebbe potuto essere ammirato.
La Quadreria è ospitata presso la nostra sede di Argelato (in via Via Argelati 10) e si può visitare gratuitamente su appuntamento contattando il numero 051/6635197 (lun/ven dalle 8.30 alle 17.00).
Su richiesta possiamo organizzare visite guidate per gruppi e scuole.
Spazi per esposizioni temporanee
Nelle nostre sedi di direzione generale e amministrativa e in diverse filiali (ex sedi delle casse rurali e bcc che sono colfuite nella nostra Banca nelle varie fusioni) abbiamo degli spazi che utilizziamo per realizzare eventi culturali di vario genere e nei quali allestiamo mostre d'arte, temporanee e permanenti.
Le sale si trovano a:
- Bologna (via Mazzini, via Emilia Levante, via Trattati Comunitari Europei)
- Guastalla
- Loiano
- Molinella
- Minerbio
- Monzuno
Di questi spazi possono usufruire anche i nostri soci e le organizzazioni con cui collaboriamo; le mettiamo infatti a loro disposizione gratuitamente per ospitare iniziative culturali (mostre, campagne di sensibilizzazione, presentazioni di libri, proiezioni, incontri divulgativi, ecc.).
Offriamo anche la possibilità di esporre nei locali delle filiali più grandi.
Se sei interessato a utilizzare i nostri spazi contatta l'ufficio soci sico@emilbanca.it
n° verde 800 297 295